Neuropatie periferiche e celiachia

Dolori cronici persistenti, insorti improvvisamente dopo un banale intervento chirurgico, anche dopo un'avulsione o una devitalizzazione dentaria, possono essere l'unico sintomo di una malattia preesistente non diagnosticata, la celiachia.

Spesso i medici sottovalutano l'entità del dolore cronico, attribuendolo a fattori emotivi, o reclutandolo in quell'enorme marea di sintomi dovuti allo "stress", diagnosi molto comoda, che cela, invece, un'incapacità del medico stesso di risalire ad una etiologia causale. La prescrizione abituale ricorre ad antidepressivi, a benzodiazepine, nei casi peggiori ad antiepilettici. Il paziente viene colpevolizzato come autore stesso del suo sintomo!

Sempre più spesso, invece, se si sa cosa cercare,le analisi indicano una malattia celiaca misconosciuta; non tutti sanno che si tratta di una malattia anche neurologica, per la presenza sugli enterociti, le cellule dell'epitelio intestinale, del recettore GM1, un ganglioside del sistema nervoso.

Quando il sistema immunitario aggredisce l'enterocita, aggredisce anche il sistema nervoso, con formazione di anticorpi anti- gangliosidi GM1.

Curare la malattia celiaca e negativizzare gli anticorpi antinervo è un passo decisivo nel miglioramento del sintomo dolore.



La psicopatologia dell’infanzia

La psicopatologia dell’infanzia è un capitolo della medicina spesso mal diagnosticato, comprendente condizioni patologiche assai delicate e troppe volte equivocate.

Interventi di psicologi e psicoterapeuti non risolvono molto e anzi, spostando semplicemente il problema sulla famiglia, spesso finiscono con lo scaricare inutili sensi di colpa solo sui genitori.

Molto può fare invece il medico, soprattutto a livello preventivo, dopo attenta e seria anamnesi.


Da alcuni anni l’attenzione di molti ricercatori si è concentrata sulla correlazione tra risposte immunitarie specifiche e disturbi neuro-psichiatrici, annoverati nel termine tecnico di PANDAS: Pediatric Autoimmune Neuropsychiatric Disorders Associated with Streptococcus.

Alcuni fattori ambientali di rischio, soprattutto infezioni da Streptococco, indurrebbero una risposta infiammatoria da parte di linfociti, cross-reattivi tra agenti infettivi e tessuto cerebrale, generando così tali disturbi, solo apparentemente psichiatrici.


Bisogna quindi partire sempre dal presupposto scientifico che non esiste il bambino “difficile” di per sé, esiste un bambino che ha dei disturbi, di vario tipo, compresi quelli del comportamento, facilmente riconoscibili perché generano sofferenza a sé stessi e agli altri.

Anche piccoli disturbi, allora, vanno presi in seria considerazione; prendiamo ad esempio l’enuresi, far pipì a letto, che cos’è? Un fenomeno psichico? Quanti psicologi e quanti pediatri esauriscono in questi termini l’argomento…il bambino bagna il letto perché gli è nato un fratellino, è geloso, è stressato, è emotivo…

Ma se noi diamo a questo bambino un rimedio omeopatico appropriato, ad es.Causticum , il disturbo migliorerà tantissimo, fino a scomparire del tutto.

Evidentemente c’è qualcosa che va ben oltre l’aspetto psico-emotivo, c’è una causa fisica, che va riconosciuta, identificata e curata, fino alla guarigione, se presa per tempo. La psiche seguirà.


L’American Psychiatric Association, si è cimentata nella classificazione di questi disturbi, con criteri rigidi e per nulla condivisibili; vediamo qualche esempio:

Ritardo mentale : è una delle dizioni più ignobili che la medicina abbia mai potuto partorire. Ha portato alla creazione di classi “differenziali”, nelle quali venivano declassati bambini affetti da patologie le più svariate, compresa la dislessia, neuropatia oggi affrontabile e curabile sia con Lycopodium che con altri rimedi.


- Disturbi delle capacità motorie: il bambino che “cammina sulle punte dei piedi”. Fenomeno da osservare attentamente, perché questo può essere il primo sintomo di un disturbo neurologico anche più grave e che, pertanto, va valutato anche a

fronte di un possibile e il più delle volte risolutivo, intervento farmacologico.


- Disturbi da deficit di attenzione: tali sintomi, così come anche quelli da comportamento oppositivo provocatorio, sono segnali importantissimi,

troppo spesso scambiati solo come segni di disagio psico-affettivo.

Il bambino che, improvvisamente, cambia carattere, diventa disordinato, irrequieto, va malvolentieri a scuola, è da inquadrare e studiare da un punto di vista fisico, prima che psicologico. La presenza squilibrata di ossiuri nel suo corpo, ad esempio, può esserne la causa, risolvibile con la somministrazione di Calcarea Carbonica o di Sepia.


E ancora disturbi d’ansia, disturbi dell’alimentazione, per non parlare del cosiddetto disturbo dello sviluppo, o disturbo autistico. La vastità dell’argomento meriterà ulteriori approfondimenti. Per il momento ci basti sapere che il nostro bambino non è un disadattato mentale e che, prima di considerarlo tale, spesso basta soltanto rivolgersi ad un buon medico diagnostica.

La psiche influisce certamente sul corpo, ma, alla luce delle attuali conoscenze, e non solo nei bambini, è sempre più spesso vero il contrario